
L’immagine 
              attuale della fontana di Trevi la si deve a papa Clemente XII che 
              commissionò a Nicola Salvi nel XVIII secolo il rifacimento 
              della fontana esistente. La nuova fontana di Trevi è un connubio 
              di stili, quello seicentesco barocco e quello settecentesco classico. 
              Il tema della Fontana è quello del mare espresso da un cocchio 
              a forma di conchiglia trainato da cavalli marini guidati da tritoni, 
              la grande statua di “Oceano” ad opera di Pietro Bracci 
              è affiancata dalla Salubrità e dall'Abbondanza di 
              Filippo Della Valle, collocate nelle nicchie laterali e simboleggiano 
              gli effetti benefici dell’acqua pura. I bassorilievi che sovrastano 
              la fontana ricordano il progetto dell’acquedotto del generale 
              Marco Agrippa che portava l’acqua alla città di Roma.
              La storia della Fontana di Trevi nasce molto prima e precisamente 
              nel 1453 papa Nicolò V Parentucelli fece erigere una fontana 
              dall’architetto-scultore Giovan Battista Alberti nella località 
              detta “dello Trejo” che nel corso degli anni divenne 
              Trevi e deriva dall’intersezione di “tre vie”. 
              Nel 1625 Papa Urbano VIII diede incarico a Gian Lorenzo Bernini 
              di demolire l'antico prospetto e di crearne uno nuovo, in maniera 
              che possa vederla affacciandosi dalle 
              finestre del Quirinale, ma l'opera fu sospesa per la morte del Papa. 
			  
			  
			  
			  
			  
			  
			  	
			  
			  
              Come abbiamo visto prima il progetto fu continuato da papa Clemente 
              XII nel 1730 ad opera di Nicola Salvi, una legenda vuole che abbia 
              rubato il progettto originale del Bernini; l’ultima pietra 
              fu messa nel 1762 da Giuseppe Pannini sotto Papa Clemente XIII. 
              
              Qualche curiosità: 

              I turisti gettano una moneta della vasca per assicurarsi il ritorno 
              a Roma, oppure per esprimere un desiderio e far sì che si 
              avveri; accanto alla Fontana ce ne è un’altra di ben 
              ridotte dimensioni chiamata “fontanina degli innamorati” 
              e secondo la leggenda le coppie che bevono l’acqua di questa 
              fontanella saranno sempre fedeli, l’ultima curiosità 
              è che questa Fontana è la più famosa nell'immaginario 
              comune grazie al film di Federico Fellini “La dolce vita” 
              in cui la prosperosa Anita Ekberg si bagna vestita nel suo bacino 
              ed invita “Marcello”, interpretato da Marcello Mastroianni, 
              a seguirla. Vi si può accedere tranquillamente senza pagare 
              alcun biglietto ed e raggiungibile con tutti i mezzi pubblici oppure 
              taxi privati.